INCLUSIONE E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

  1.   Alunni con disabilità

Il liceo Touschek si è dotato di un Dipartimento di Inclusione, uno spazio di progettazione e di dialogo dedicato alla promozione di percorsi formativi personalizzati e alla rimozione di ogni barriera, fisica o culturale, che possa ostacolare il diritto allo studio.

Tra le principali attività:

-  redazione, monitoraggio e aggiornamento Piani Educativi Individualizzati in collaborazione con le famiglie,

   i docenti e le figure specialistiche;

-  rapporto costante con la scuola di provenienza;

-  promozione di strategie didattiche inclusive e personalizzate;

-  supporto ai docenti nella progettazione di attività laboratoriali e flessibili;

-  collaborazione costante con enti territoriali, servizi socio-sanitari e associazioni;

-  formazione continua;

-  collegamenti con dipartimenti di inclusione delle Università (orientamento in uscita).

Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è lo strumento fondamentale per costruire un percorso realmente su misura. Grazie al lavoro congiunto tra scuola, famiglia e servizi, il PEI consente di accompagnare gli studenti con disabilità verso il conseguimento del diploma, valorizzando il loro percorso di apprendimento e riconoscendo pienamente il loro impegno e le loro competenze.

Dopo l’iscrizione (entro una settimana, per permettere alla scuola una pianificazione didattica efficiente e tempestiva) i genitori invieranno al liceo la certificazione di disabilità ed il CIS (Certificato per l’integrazione scolastica).

Il percorso didattico ordinario e quello personalizzato prevedono il conseguimento del diploma di scuola secondaria di II grado.

L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.

Gli alunni con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato, dove la discriminante tradizionale - alunni con disabilità / alunni senza disabilità - non rispecchia pienamente lacomplessa realtà delle nostre classi. Anzi, è opportuno assumere un approccio decisamente educativo, per il quale l’identificazione degli alunni con disabilità non avviene sulla base della eventuale certificazione, che certamente mantiene utilità per una serie di benefici e di garanzie, ma allo stesso tempo rischia di chiuderli in una cornice ristretta.

A questo riguardo è rilevante l’apporto, anche sul piano culturale, del modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive
tipizzazioni. In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.

  2.   I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati "DSA".

Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal MIUR e attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell'ambito scolastico (PDP).

Questi percorsi, con caratteristiche diverse, possono essere attivati anche per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) non certificati che richiedono risposte tempestive a causa di svantaggi socio-economici, culturali e linguistici. Si tratta di studenti che non hanno una diagnosi formale, ma che presentano difficoltà tali (anche temporanee) da richiedere un percorso personalizzato. Il consiglio di classe valuterà l’opportunità di attivare questo percorso.

  3.   Svantaggi linguistici e Nuovi Arrivati in Italia.

Gli alunni non certificati, così come gli alunni stranieri (NAI - Nuovi Arrivati in Italia) o con svantaggi linguistici, per periodi più o meno lunghi, a seconda dell’età, della provenienza, delle lingue di origine, della scolarità pregressa, dei tratti personali e di elementi contestuali, si possono annoverare nella categoria di alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).

Il Liceo Touschek ha attivato un corso di Italiano come Lingua Seconda (Italiano L2) rivolto agli alunni non italofoni, che necessitano di apprendere e, eventualmente, consolidare la conoscenza della Lingua Italiana.

Le linee guida per l'attuazione della normativa sull'inclusione sono individuate dal Piano Annuale per l’Inclusione che, approvato dal Collegio dei Docenti, costituisce parte integrante del PTOF d’Istituto.

In questa sezione si possono trovare in allegato a destra i modelli utilizzabili per la richiesta della redazione di un PdP (BES o DSA) e dei riferimenti utili sul tema.

Procedura richiesta sostegno didattico (sintesi)

Riferimenti per disabilità e inclusione:

Prof.ssa Olga Lecca - olga.lecca@liceotouschek.edu.it

Prof. Moretti Matteo - matteo.moretti@liceotouschek.edu.it

Prof. Massimo Ciofo - massimo.ciofo@liceotouschek.edu.it

Vicepreside Gabriele Dionisi - gabriele.dionisi@liceotouschek.edu.it